BIOGRAFIA
Antonio Galbiati nasce il 18 maggio 1922 nella “Curt di barun” di Triuggio (cortileche avrà sempre un posto di rilievo nella sua produzione artistica e nel suo cuore).
"Curt di barun", 1932
Sin da bambino risultano evidenti il suo interesse e la sua passione per l'arte.
Da adolescente gli viene chiesto di aiutare a dipingere gli affreschi della chiesa parrocchiale del paese; da quel momento viene soprannominato dai compaesani "il pittore".

"Paesaggio Triuggio"
Dopo aver frequentato la Scuola d'Arte presso la Villa Reale di Monza, sotto gli insegnamenti dei maestri DeGrada e Semeghini, diventa presto un giovane allievo del pittore Gino Meloni. Con questi instaura un rapporto di amicizia oltre che di collaborazione, fino a quando riesce ad intraprendere un' evoluzione artistica propria ed autonoma.

Nel 1941 inizia il servizio militare, durante il quale rende le sue opere testimonianza delle drammatiche vicende della Seconda Guerra Mondiale. Anche sotto le armi viene notato il suo talento e per questo motivo gli viene dato il compito di redigere le carte topografiche.


"Autoritratto",
Nettunia Porto 1943

Alcuni disegni eseguiti durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale
Nel 1954 sposa Chiara Elli, dalla quale nascono cinque figli.
"Ritratto Elli Chiara" - 1954
"Madonna" - 24/02/1954 (notte prima del matrimonio)
Per poter mantenere la famiglia intraprende l’attività di artigiano, prima come doratore e poi come lucidatore di mobili.
Ma la sua passione non si interrompe mai: dipinge nel tempo libero, nelle pause di lavoro e la sera a casa con i propri figli.
Nel 1970 è costretto a trasferire prima il suo laboratorio ed in seguito anche la famiglia a Birone di Giussano.

"La torre di Giussano"
Questo sradicamento non è indolore.
Il suo attaccamento al paese nativo ed alla “curt di barun” emerge spesso tanto nei suoi racconti quanto nei suoi dipinti.

"Triuggio"
A 73 anni abbandona le tele ed i colori ad olio.
Continua però incessantemente a dipingere su fogli utilizzando tecniche a pastello e a tempera,
con la particolare aggiunta di brillantini.
All’età di 76 anni smette definitivamente di disegnare,
trascorrendo il suo tempo alla rivisitazione delle sue opere ed alla creazione di collages.

"Fiori" Tecnica mista
Il 20 aprile 2003 si spegne improvvisamente e la famiglia lo restituisce alle sue radici riportandolo a Triuggio.

HANNO DETTO DELLE SUE OPERE
I quadri e i disegni di Galbiati si vedono liberi ed effervescenti.
Gli spazi non sono fissi ma fluttuanti, le forme si sbilanciano in un gioco psicologico e il colore diventa ritmo che vuole cristallizzare la somma di esperienze totali: quelle della vita di tutti i giorni e le grandi felicità con la famiglia.
Significativi sono i pastelli su carta dei parchi giochi o i disegni regalati a figli e nipoti in base alle loro attitudini come la pallavolo, il ciclismo o la danza. In alcuni di questi è riuscito anche a trasmettere la passione per l'arte e la voglia di esprimersi con questo linguaggio.
Si tratta di opere ispirate ai sogni (dalle quali nascono tele misteriose che mostrano nuove sorprese ogni volta che le si guarda), oppure opere ispirate alla pura arte (come lo studio di cavalli o gli schizzi in china di donne, fatti per puro diletto e miglioramento della tecnica).
Il pittore Galbiati, praticando e studiando con amore e dedizione, cerca di riprodurre il più fedelmente possibile i propri sentimenti sulla tela, rendendoli disponibili a chiunque abbia lo spirito di esplorare un'opera senza fermarsi al primo strato di colore.